Vita di coppia

Cosa possono insegnare Mr e Mrs Incredible alle coppie?

Nei giorni delle festività natalizie, oltre a trascorrere molto più tempo del solito con i figli (per chi ne ha), tante coppie si sono trovate a condividere anche più tempo insieme. Dove questo non ha portato a infinite discussioni (cosa che nelle feste capita non di rado!), probabilmente è stata l’occasione per ritagliarsi momenti di condivisione ed intimità che la routine non sempre consente, benché siano fondamentali per rigenerare e dare nuovo slancio al legame tra i partner. Allora cosa fare per non lasciarsi travolgere dalla quotidianità che da oggi riparte? Chiediamo aiuto a due super-eroi: Mr Incredible e sua moglie Elastigirl.

No, non sono improvvisamente impazzita! Credo davvero che l’evoluzione di questi due personaggi dal primo al secondo capitolo della saga che li vede come protagonisti insieme ai loro 3 figli (se non avete ancora visto i film di animazione “Gli Incredibili” e “Gli Incredibili 2” vi consiglio di farlo quanto prima!) possa dare utili suggerimenti per la vita di coppia… anche quella di noi comuni mortali!

Primo: lavorare su se stessi

Che si lavori fuori casa o ci si occupi della casa e dei figli, la routine quotidiana porta ad incorrere in alcuni rischi che ben sono rappresentate nel primo film nelle vite di Bob ed Helen (le identità segrete dei nostri super-eroi). Iniziamo da Bob, marito e padre che dopo una giovinezza piena di avventure, si ritrova a fare i conti con un lavoro che non ama ma che deve mantenere per mandare avanti la famiglia, il grigiume di giorni sempre uguali, privi di qualsiasi novità e la perenne voglia di vivere un’avventura, qualunque essa sia. E’ un uomo annoiato, frustrato, insoddisfatto, disattento a quello che accade nella sua famiglia. Cerca al di fuori di sé quel colore che nella sua vita non riesce più a trovare.

Accanto a lui troviamo Helen, la “classica” (intesa come immagine datata) donna che ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla famiglia, per prendersi meglio cura dei figli. Ma è anche una donna in fin dei conti lasciata da sola a gestire la vita familiare, perché il marito si affida a lei e confida nel suo giudizio, più per distrazione che per reale dimostrazione di fiducia nelle sue capacità. Come molte mogli e madri, non ha spazi e tempi per sé, non si prende cura di se stessa, non coltiva le proprie passioni e non ha occasione per ricaricare le proprie energie. Insomma: l’esaurimento è dietro l’angolo!

Ci sono dei momenti in cui ciascuno di noi può sentirsi come Bob o Helen. Logicamente questo malcontento individuale pesa anche sulla vita di coppia: inizialmente la loro è praticamente inesistente, tanto che il primo timore di Helen quando nota i cambiamenti del marito è che abbia un’amante. Come evitare che la routine ci spenga a tal punto? Dedicandosi del tempo per fare ciò che piace: che sia da soli, con il partner, con un figlio o con tutta la famiglia non importa. L’importante è ridare colore alle proprie giornate, inserendo qui e lì qualcosa che piaccia e che dia soddisfazione e piacere.
Ma anche evitando di assumersi eccessive responsabilità, fuori così come dentro casa, e scegliendo di condividerle (e magari trasformarle in momenti piacevoli) con il proprio partner. Chiedere aiuto per non rimanere senza energie, richiamare (ed educare se necessario) il partner all’equa divisione dei compiti, imparare a gestire quello che occorre fare in modo equilibrato, affidando dei ruoli anche ai figli, logicamente adeguandoli alla loro età.

Secondo: non temere di cambiare

Del resto in un certo senso questo è ciò che succede nel secondo film, dove i ruoli si invertono. Ora è Helen a lavorare fuori casa e Bob a dover gestire i figli. Ed entrambi imparano qualcosa di nuovo: Helen impara a dover lasciare la presa che aveva sulla famiglia per concentrarsi di più su se stessa, mentre Bob impara a prendersene cura, ma anche a prendersi cura di sé quando ne ha bisogno.

E ancora una volta ci insegnano che nulla è impossibile: dall’imparare una “nuova matematica” al trovare un modo nuovo di essere famiglia. L’importante è continuare a mettersi in gioco, non smettere di credere che si può trovare un modo più soddisfacente di essere se stessi, che si possono assumere nuove responsabilità senza esserne schiacciati, che si possono affidare i propri compiti ad altri senza che il mondo vada a rotoli. E che l’unica arma vincente di una famiglia (e a maggior ragione di una coppia) è restare uniti, credendo l’uno nell’altro.

Terzo: vivere la coppia

Dopo esserci occupati dei singoli, eccoci al focus di questa riflessione: la coppia.

Che suggerimenti ci possono dare Bob ed Helen per non perderci nella routine quotidiana? Sicuramente quello di non seguire il loro esempio del primo film, quando il loro rapporto era una spenta routine, in cui si davano per scontati, non si prendevano tempo per stare insieme senza figli e non prestavano attenzione ai bisogni l’uno dell’altro. Quante volte anche noi rischiamo di vivere così la nostra coppia? Non ci prendiamo cura del partner, ma nemmeno della coppia in sé, che invece dovrebbe essere trattata come il primo figlio dei partner, da proteggere, nutrire e custodire lungo tutto il suo percorso di vita. Ed aiutare a maturare.

La vita di una coppia, infatti, si modifica nel tempo: non può essere per sempre quella di due fidanzatini o degli sposi in luna di miele. Che arrivino o meno dei figli, una coppia si trova sempre a dover fronteggiare nuove richieste, ad affrontare difficoltà e sfide, a fare i conti con una realtà che cambia in continuazione e chiede una costante evoluzione anche nei partner. Quanto tempo ci prendiamo per fermarci a guadare alla nostra vita di coppia? Che sia da soli o insieme, dovremmo abituarci a fare delle piccole verifiche, non per lanciare invettive accusatorie verso il partner se qualcosa non ci soddisfa, ma per cercare insieme a lui nuovi modi di vivere lo stare insieme. Dovremmo imparare a parlare autenticamente di come stiamo nella coppia e di cosa desideriamo vivere e condividere con il partner.

Ma soprattutto dovremmo imparare a darci del tempo insieme: tempo che serve a crescere, a nutrirci come singoli e come coppia, a rinforzare il legame, a recuperare armonia ed intimità, a conoscere il cuore dell’altro ed aprirgli il proprio. Tempo trascorso senza maschere e finzioni, come accade nel primo film de “Gli Incredibili”.

Ma ciò che più di tutto Bob ed Helen ci mostrano chiaramente nel secondo film è che nella coppia c’è bisogno di sostegno reciproco: i partner devono poter condividere le responsabilità che la vita pone innanzi a loro. Magari uno sarà più bravo dell’altro in qualcosa e gli verrà spontaneo farsene carico, però l’altro sempre imparare a fare qualcosa di nuovo e la coppia senza dubbio gioverà del tempo dedicato ad insegnare e ad apprendere, specie se i partner sapranno trasformarlo in un momento giocoso, divertente, di crescita e di aiuto reciproco.

Il sostegno, però, può e deve essere dato anche in modo meno materiale: essere certi che il proprio partner crede in noi, nelle nostre capacità, nella possibilità di affrontare e vincere sfide in qualunque ambito della vita è una fonte di energia potentissima. Sapere che c’è una spalla su cui appoggiarsi se si prova fatica, un orecchio attento a qualunque cosa vorremo raccontargli, un occhio vigile e che ci guarda con amore, un cuore pronto ad accoglierci e rifocillarci è fondamentale per ciascuno. Quando questo è reciproco la coppia è vincente!

Per ulteriori suggerimenti sulla vita di coppia, leggi i miei articoli Dare colore alle relazioni e Dare colore alle relazioni-seconda parte.

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